TEST DI CESSIONE E MIGRAZIONE
L'esigenza di valutare quanto e cosa rilascia un materiale a base polimerica (un "pezzo di plastica") in determinate condizioni risulta di primaria importanza, soprattutto per applicazioni in cui la plastica può venire a contatto con sostanze specifiche.
L'esempio principale riguarda i contenitori per imballaggio alimentare, per i quali le prove di migrazione devono essere effettuate per legge.
In generale, devono essere definiti:
- Il tipo di oggetto da caratterizzare (film, pezzo stampato, forma, area di contatto) e ogni ulteriore informazione disponibile riguardo la sua composizione
- Il mezzo con cui deve venire a contatto il pezzo di plastica (spesso si utilizzando simulanti definiti o, per prove di cessione, materiali di riscontro noti)
- Le condizioni di test, in particolare tempi di contatto e temperature di prova
- Se devono essere ricercate e analizzate anche eventuali sostanze rilasciate (si parla in quasto caso di migrazione specifica) o è sufficiente una misura globale di quanto è stato rilasciato (migrazione globale)
La misura della migrazione globale è normalmente effettuata per differenza di peso tra il campione prima del test e dopo il test di cessione; l'analisi di eventuali sostanze cedute comporta invece tecniche analitiche specifiche (ad esempio analisi GC-MS).
Facciamo un esempio:
Un imballaggio di plastica per contatto alimentare (pellicola di plastica) viene pesato, ne viene misurata l'area di contatto e quindi immerso nel liquido simulante (ad esempio, acqua + alcool in una determinata concentrazione); in camera climatica sono impostate le temperature e il tempo di prova:
A fine prova (le prove possono durare poche ore o oltre 30 giorni), il campione viene prelevato, ricondizionato in condizioni standard di laboratorio e quindi pesato.
La perdita in peso, se rilevabile oltre ai limiti di sensibilità strumentale, viene parametrizzata sull'area del campione per dare una cessione in milligrammi/m2.
Nel caso di necessità di valutazione e quantificazione di determinate sostanze cedute al mezzo simulante, si procede all'analisi (normalmente per via cromatografica e/o per analisi elementare) del simulante.
Per avere un quadro dei parametri di prova e delle sostanze di maggiore interesse, la normativa di riferimento è il regolamento UE 10(2011) e sue successive integrazioni, che si puà scaricare al link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32011R0010
Le prove di cessione e di migrazione che RDLAB137 può effettuare non si limitano tuttavia a quanto sopra descritto, ma sono effettuate per i diversi settori, in base a normative del settore di riferimento (es.: migrazione del plastificante in manufatti di PVC) o studiate per valutazioni più specifiche e personalizzate.
In senso più generale, lo studio di cosa e quanto un materiale rilascia può essere valutato sia in fase gas (rilascio in ambiente controllato o in ambiente di lavoro/produzione), in fase liquida (cessione in simulanti, ma anche, ad esempio, valutazione della formazione di microplastiche e nanoplastiche in ambiente marino) o in fase solida (rilascio di additivi in materiali a contatto con altri substrati, a base cartacea, plastica, metallica.
Dr. Maurizio Veronelli
Ultima revisione: 25 Settembre 2023